mercoledì 12 agosto 2009

WEISSMIES (m 4.023): Via Normale da Hohsaas


Mercoledì 12 agosto 2009



Io, Fausto e Paolino l'Alpino

L'alta quota ha sempre un grande fascino sull'alpinista.
Quest'anno poi ho ripreso particolare gusto a rincorrere le vette più alte delle Alpi, quelle che portano in dote il fascino dei Quattromila metri.
Sono sempre numerosi i fattori che mi fanno propendere per una salita piuttosto che per un'altra; stavolta aggiungiamo il sogno di un amico di scalare il suo primo Quattromila.
La scelta cade su uno dei giganti ghiacciati della Svizzera, della valle di Saas, che possiamo salire in giornata: il Weissmies (m 4.023), per la Parete Nord-Ovest (40° PD 823 m), la frequentatissima via normale.
La sveglia è di quelle che richiedono passione e motivazione: ore 3,00!
Ritrovo alle 3,30, guido io: destinazione Saas-Grund, dove arriviamo alle 7,00.
Ci prepariamo e siamo puntuali alla prima ovovia delle 7,30.
Gli impianti ci depositano a Hohsaas (m 3.200), da cui il panorama è già incredibile...
Da sinistra, le cime del Monte Rosa, l'Allalinhorn (m 4.027), l'Alphubel (m 4.206), il Taschorn (m 4.491) ed il Dom de Mischabel (m 4.545):

Alphubel (m 4.206), Taschorn (m 4.491), Dom de Mischabel (m 4.545), Lenzspitze (m 4.294) e Nadelhorn (m 4.327):

Il cielo è completamente terso; in pochi minuti siamo di fronte alla parete nord-ovest del Weissmies:

L'attacco della via, segnata subito da profondi crepacci che si superano senza problemi:

Fausto comincia ad imprecare appena il pendio di accentua...

Comincia l'opera motivazionale da parte mia e di Paolino...
Il mondo è piccolo: incontriamo un amico che sta salendo la stessa via, proprio qui e proprio oggi!
Presto ci avviciniamo alla zona seraccata, spettacolare:

L'ambiente d'alta quota è veramente incredibile:

Operiamo un buon numero di sorpassi, nonostante si lamenti Fausto cammina e sale.
Mi volgo indietro: non siamo certo soli:

Fausto "in trincea", Paolino sghignazza dietro:

Alla nostra sinistra, la vetta:

Giochi di luce sul ghiacciaio:

Ci avviciniamo alla cresta nord-ovest:

Alle nostre spalle troneggiano i Quattromila del gruppo dei Mischabel, noi proseguiamo:

La cresta è ancora lunga:

ma la via è veramente varia e spettacolare; "Lassù c'è la vetta", dico mentendo a Fausto:

Oltrepassiamo la fatidica quota di 4.000 m, stavolta manca poco davvero...

Gli ultimi passi di Fausto e Paolino:

Le cime del Rosa:

Vetta!

Dopo 2h 15' siamo in cima.
Il vicino Lagginhorn (m 4.010):

Per me è il 17-esimo Quattromila:

Si sta benissimo, un leggero venticello, una giornata spettacolare in tutti i sensi.
Dopo le foto, iniziamo la discesa:

Molta gente sta ancora salendo quando noi siamo quasi scesi; alcuni addirittura slegati e senza ramponi, con la neve che comincia a smollare sotto le sferzate del sole; il problema sono i ponti di neve sui crepacci...
Per quanto potenzialmente pericolosi, i seracchi di ghiaccio sono bellissimi:

Solamente un'ora e mezza dopo aver lasciato la vetta, siamo fuori dalla via e possiamo rilassarci, mangiare e bere, sempre ammirando il panorama da cartolina di fronte a noi:

Conserverò un ottimo ricordo di questa giornata: splendida montagna, bella via e simpatica compagnia:

Un ultimo sguardo alla parete ed alla via percorsa...
Poi via, a sfamarci al McDonald's di Visp!!!

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