Sabato 20 dicembre 2008
Io e Paolino l'Alpino
Dopo le calamità degli ultimi giorni... chissà se si può arrampicare da qualche parte?
Andiamo a dare un'occhiata a Bard (AO), al Monte Coudrey (m 1.298), col conforto di una webcam che sembra darci ragione; infatti, le condizioni paiono buone, non ci sono nemmeno troppe colate d'acqua.Al parcheggio non c'è nessuno; ripetiamo Doctor Jimmy (6a D 400 m 13L), il cui sperone sembra il più asciutto.
Il primo tiro (5a) è in buone condizioni, comincia Paolino.
Salgo il secondo facile tiro (4a), fino al bivio con la variante Luna (6a), che sembra bagnata...
Paolino mi raggiunge e prosegue a sinistra fino alla base di un muro verticale (5b), che costituisce il primo impegno della via.
Litigando con le corde che tirano non poco, eccolo in sosta, dopo una galoppata di oltre 50 m:
Alle nostre spalle, i monti della valle di Champorcher in versione himalayana:
Proseguo in testa per la quarta lunghezza (5a), un altro lungo viaggio in placca, prima verso destra, poi dritto verso una forcella, dove mi accoglie un comodo spiazzo di sosta.
Paolino scala una placca delicata (5b), poi sul filo di cresta, fin dove la parete si abbatte.
Il sesto tiro (5b) parte con un passo duro, strapiombante,
poi si addolcisce e mi porta sul facile, in comoda sosta, dopo una serie di balzi lungo lo sperone.
Il settimo tiro (3) è di trasferimento, poi parto per una bellissima placca lavorata (5a):
Paolino mi raggiunge divertito: siamo inseguiti dall'ombra della montagna di fronte, dietro cui il sole va a nascondersi presto, in inverno...
La nona lunghezza (5c) è la più divertente della via:
Placca facile e lavorata in partenza, poi il muro finale, verticale, splendido, ben chiodato:
Eccomi all'uscita della via (in realtà, c'è ancora un facile tiro, che percorriamo slegati, e gli ultimi due tiri al di sopra del sentiero di discesa, con 6a+ che non fa quasi nessuno...).
Foto di vetta, con il Paretone alle spalle:
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