mercoledì 3 gennaio 2024

ROCCA SBARUA (m 1.000): La Banda Cavallero


Mercoledì 3 gennaio 2024

Io e Giorgio

Io e Giorgio ci ritagliamo un altro mercoledì arrampicatorio; le previsioni meteo sono discrete, nel senso che parlano di cielo abbastanza sgombro, ma vento forte...

Ritrovo abituale per andare in Sbarua, a Pinerolo; colazione di rito, poi via verso le pareti della Val Lemina.

La prima uscita del nuovo anno prevede una via che avevo salito anni fa, La Banda Cavallero (6a+   13L   300 m), in un settore poco frequentato della Sbarua.

L'avvicinamento è piacevole come sempre ed eccoci in breve in vista dello spettacolare settore Placche Gialle, col rifugio Melano in primo piano:

Passiamo sotto i settori Rivero, Cinquetti e saliamo nella boscaglia alla ricerca dell'attacco della via; dopo un po' di ravanage, ritrovo la via, esattamente al di sopra dell'uscita del Rivero, al di là del canale detritico.
Ci leghiamo, parto io: il primo tiro (6a) si presenta subito ostico, oltre che muschiato e con roccia gelida:
Salgo il diedro, poi esco da una serie di muri e placche, finalmente al sole, fino alla sosta, dove poco dopo mi raggiunge il socio:
Avanti alternati, Giorgio prosegue per il divertente secondo tiro (4), salendo i primi risalti, poi lo spigolo a sinistra, fino all'uscita del torrione:
Lo raggiungo, cambiamo le scarpe per percorrere il breve trasferimento e ci portiamo al di sotto della parete verticale dove prosegue la nostra via.
Mi innalzo in verticale fino al pilastro staccato che forma un diedro a destra, purtroppo invaso dai rovi...
Salgo in dulfer, poi in spaccata riesco a rinviare lo spit in alto, prima di accorgermi che quello successivo è posto piuttosto lontano... Provo e riprovo, ma il 5c/6a dichiarato mi pare un po' tirato, un po' poco... non so se sia colpa dei rovi che non permettono di usare la fessura in fondo al diedro:
Facciamo così, Giorgio provaci tu, se vuoi. Ok, prova lui e, bestemmiando il giusto, riesce ad issarsi fino al rinvio e poi a proseguire:
Il tiro successivo, in compenso, il quarto (6a+), è splendido: Giorgio sale il primo muro, poco dopo traversa a sinistra e va a reperire una successione di diedri verticali magnifici, uscendo con un ultimo ribaltamento a sinistra poco sotto la sosta:
Salgo poi io il tiro, veramente bello:
Quinta lunghezza (5): aggiro lo spigolo e salgo lo strapiombo seguente, magnifico, con un paio di passi atletici ma ben appigliati; raggiungo una bella placca, la salgo e infine traverso decisamente a sinistra per raggiungere la comoda sosta; poco dopo, ecco Giò impegnato a sua volta:

Proseguiamo per la lunghezza successiva (5+), che ci porta quasi all'uscita del torrione, che raggiungo subito dopo con una lunghezza facile (3).
Qui giunti, abbiamo un altro trasferimento a piedi, ma da qualche tempo si è alzato un vento gelido forte e decisamente fastidioso, con raffiche che ti spostano...
Percorriamo lo spostamento a piedi, già dubbiosi sul da farsi, poi troviamo il punto in cui la via riprende, ma abbiamo già deciso di interrompere qua e di andarci a fare un hamburger al caldo:
L'ora oltretutto inizia ad essere un po'avanzata... ok, sotto l'occhio vigile del Re di Pietra iniziamo a percorrere il sentiero di discesa: 
Chiudiamo così una bella giornata e scendiamo facendo già propositi per le prossime uscite. 

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