sabato 18 gennaio 2020

TESTA di GARITTA NUOVA (m 2.385): Normale invernale

Sabato 18 gennaio 2020
Io e Livio

Torno a pestar neve!
Per i miei compari scalatori è periodo di cascate di ghiaccio, così provo una ricerca soci disperata, ma senza trovare nessuno disponibile...
Allora opterò per la neve, per una bella salita in ambiente in quota, da solo.
All'ultimo momento sento Livio e gliela butto lì: domani mattina, una salita su neve?
Risponde di sì, a patto di non esagerare con l'ambiziosità dell'obiettivo.
Ok, va bene, tenendo anche conto che stanotte nevicherà in montagna...
Individuiamo la destinazione giusta per una salita tranquilla nella Testa di Garitta Nuova (m 2.385), in Valle Po, dove ero stato una vita fa, credo 10-12 anni fa.
Ritrovo previo lauto acquisto di generi alimentari, poi saliamo sulla mia auto e ci dirigiamo verso Pian Muné (m 1.530), dove posteggiamo, ci prepariamo e via, dalla partenza degli impianti:
Stanotte ha fatto qualche cm di neve fresca, ma oggi c'è un bellissimo sole.
Calziamo subito le racchette da neve e partiamo, un po' dopo le 9,30.
La pista è stra-battuta, c'è molta gente.
Dopo un po' di salita, allontanandoci e avvicinandoci agli impianti, ecco la punta del Monviso (m 3.841) che fa capolino:
Raggiungiamo il colle dove arrivano gli impianti, da qui procediamo per cresta:
Il Re ci tiene d'occhio:
Prima di raggiungere il punto più elevato raggiunto dallo skilift e liberarci quindi degli sciatori da pista, ecco Livio arrancare un po' su un tratto più ripido:
Da qui il percorso si fa un pochino più alpinistico:
Stiamo per incrociare la traccia degli scialpinisti, provenienti dal costone a sinistra:
Il tratto rimanente:
Per lunghi tratti siamo soli, splendido:
Un altro pendio più ripido e impegnativo:
La vista dei Quattromila del Rosa, del Cervino e dei giganti svizzeri, alle nostre spalle:
La pianura sotto di noi, mentre sbuchiamo dalla cresta verso l'ultimo tratto, a pochi minuti dalla cima:
Il ripetitore sotto la vetta, poco lontana:
Verso mezzogiorno siamo in cima, in tempo per gustare quello che abbiamo portato da mangiare:
Foto alla croce:
...e al cippo sulla vera vetta:
Non ci fermiamo molto tempo, c'è molta gente e soprattutto un vento fastidioso e freddo.
Scendiamo qualche minuto per trovare un posto adatto a mangiare, poi riprendiamo a scendere, con calma, in un ambiente magnifico:
Quando manca ormai poco al parcheggio, Livio si lascia andare ad un momento di stanchezza... senza dignità alcuna:
Torniamo giù, è presto, del resto il dislivello non era impegnativo, ma è stata comunque una bellissima uscita, che mi ha riportato in questo ambiente candido dopo molto tempo. Ci voleva!

2 commenti:

Livio ha detto...

Dai Dani ammettilo l'escursione più piacevole dell'inverno 😉

DANI ha detto...

Di brutto! ;)