domenica 8 febbraio 2009

SCOGLIO del BUTTO (m 750): Amelia


Domenica 8 febbraio 2009



Io e Paolino l'Alpino

Dopo un sabato faticosissimo, trascorso tra centri commerciali e affini, previsioni incoraggianti per la domenica: nonostante sia piovutoi fino alla notte precedente, andiamo a Loano, Verzi per la precisione, allo Scoglio del Butto (m 750).
Ci lanciamo su una via di stampo alpinistico, poco attrezzata: Amelia (III+ AD 90 m), diretta alla vetta.

Ce la siamo presa comoda, per dar tempo alla parete di asciugare; quando arriviamo al parcheggio a Castagnabanca, il vento è freddino, ma fortunatamente dura poco.
Arriviamo all'attacco, che fatichiamo un po' a riconoscere (non troverò mai giustificazione al fatto di non scrivere il nome delle vie all'attacco...): ci prepariamo, abbiamo nut, friends, martello e chiodi.
Sono le 12,10.
Attacco io il primo tiro (III) di 35 metri, seguo la relazione di Andrea Parodi, molto fedele.
Supero la prima paretina aggirandola un po' sulla destra, causa colate d'acqua.


Piazzo il primo rinvio dopo una quindicina di metri, con fettuccia su alberello.
Supero poi un muretto grazie ad una scaglia staccata, quindi una paretina in placca lavorata, dove rinvio... una radice affiorante!

La roccia è un'ottima quarzite, la temperatura è ottima.
Percorro ancora 5 o 6 metri, poi faccio sosta su un albero ritorto: forse è il mio primo tiro in clean climbing, senza utilizzare chiodi, né spit, ma solo protezioni naturali (2 in 35 metri...).
Recupero Paolino:

Autoscatto in sosta:

Paolino attacca il secondo tiro (III+), salendo la placca a sinistra della sosta, dove troviamo il primo spit della via.

Poi si porta verso destra, seguendo una fessura, che confluisce in un diedro, che abbandona dopo pochi metri per salire un'altra fessura più a destra. Roccia ottima, qualche spit, un rinvio su spuntone ed un friend fanno il resto.

Lo raggiungo e questa è la strada percorsa fin qui:

L'unico difetto della via è la sua brevità... Infatti, proprio mentre cominciamo a divertirci di brutto, eccomi attaccare l'ultima lunghezza (III+): una placca quasi verticale, ma ben lavorata:

Il superamento di un masso staccato ed eccomi alla fine delle difficoltà:

Accolto da un panorama splendido, eccomi avvicinarmi alla vetta:

Paolino mi raggiunge: ancora una volta, in tutta la zona siamo le uniche anime vive...
Da qui si vede bene il finalese, certamente affollato come ogni week-end, mentre noi ci godiamo la vista sul mare, padroni assoluti per un giorno di queste splendide rocche.
Non sarà il Pizzo Badile, ma in pieno inverno è una vera fortuna poter contare su queste opportunità...
Autoscatto in vetta allo Scoglio del Butto, dove giungiamo per la prima volta:

Paolino l'Alpino:

Alle mie spalle, la Rocca dell'Aia (m 680), teatro di altre nostre salite anche recenti, ed il mare di Loano:
Non banale la discesa!
Nessun ancoraggio attrezzato per calata in doppia, percorriamo la Cresta Nord-Est (III), con un passo in spaccata molto esposto sul vuoto, sorpresi dall'assenza di attrezzatura in loco (si vedono cavi e corde fisse in posti ridicoli, qui incredibilmente niente...).
Nulla di estremo, ma in caso di roccia bagnata vi assicuro che da qui non si scende...
Giunti alla base, torniamo alla macchina ed al cibo!

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