sabato 12 luglio 2008

PUNTA GHIGO (m 2.831): Super Ellena


Sabato 12 luglio 2008




Io, Wil, Manu e Paolino l'Alpino


Previsioni infauste quasi ovunque, tranne una piccola speranza nelle Alpi Marittime.
OK, fidiamoci dei monti amici e facciamo rotta sul Rifugio Bozano (m 2.453), del resto uno dei preferiti.
L'idea è di scalare Punta Ghigo (m 2.831), accanto al Corno Stella (m 3.050), per la via Super Ellena (IV+ AD 230 m) e di accompagnare Wil lungo la sua prima via di montagna.
Ci incontriamo a Valdieri, facciamo una macchina unica e andiamo a parcheggiare al Gias delle Mosche (m 1.591); ci prepariamo e partiamo:

Ben presto usciamo dal bosco, non prima di aver smarrito il sentiero praticamente all'inizio... sfido, abbiamo lasciato davanti mio fratello!
Tornati in carreggiata, incontriamo tre ragazzi che hanno smarrito il quarto... tornano giù, non sapendo se lui è davanti o indietro... incredibile...
Intanto ecco apparire il Corno Stella (m 3.050):


Arriviamo al Rifugio Bozano (m 2.453) dopo 1h 40', accolti alla grande, come sempre, dai migliori gestori del mondo!


Wil guarda subito con preoccupazione la parete che ci aspetta, la sud-ovest di Punta Ghigo (m 2.831), una delle punte della Catena delle Guide.



Al rifugio ci sbafiamo un'ottima torta ed una bibita, poi via, sono già le 10,00.
Poco dopo eccoci all'attacco della via, segnalata da uno spit con fettuccia:


Ci leghiamo così:
  • io e Wil
  • Manu e Paolino

Partono loro due: il primo tiro (IV+) è sempre impegnativo, bisogna rompere il ghiaccio e sciogliere le articolazioni:



Io tirerò tutta la via, mentre i due compari si alternano.
Il secondo tiro (III) è molto facile, occore percorrere una sorta di canalone con l'unica difficoltà legata al non far cadere le pietre instabili:


La terza lunghezza (IV) è molto divertente, si scala una placca non troppo verticale, con buone prese:

La via è chiodata molto bene e poi, con uno così che mi fa sicura, che problema c'è?


Non mancano caratteristici pezzi di antiquariato:


Nonostante le previsioni incerte, il tempo sembra tenere bene:


Wil sale senza problemi, a parte qualche tremore parkinsoniano:

Il quarto tiro (IV+) vede la placca raddrizzarsi di più:

ed offrire passi un po' più tecnici:



La quinta lunghezza (IV) è molto divertente:

Si sale la parete abbastanza verticale, ma ben appigliata:


Il sole tiene, la roccia è un fantastico gneiss:


Il sesto tiro (IV) è più discontinuo: dopo la placca, percorriamo un largo diedro, in parte in opposizione:


dopo aver salito un tratto più abbattuto:


Poi ecco Wil:

La settima ed ultima lunghezza (IV) mi vede salire fin sotto uno strapiombo, ben manigliato e chiodato, che mi fa sbucare direttamente in vetta.

Wil sale, mentre il vento aumenta di intensità:


Noi siamo sull'aerea cresta sommitale, dietro di noi lo Spigolo Inferiore del Corno Stella (m 3.050):


Gli ultimi passi della sua prima via in mnontagna:

Siamo in vetta!

In cima, con il Corno alle spalle, due anni dopo averlo scalato per una fantastica via:

Dalla cima, Manu indica il rifugio:


Mentre siamo in cima, il cielo si copre e scendono un paio di gocce.

Attrezziamo la prima calata a corda doppia.

Paolino comincia a scendere, ma si accorge di aver perso una scarpetta dall'imbrago...

Incredibilmente, gli è caduta, ma si è fermata sul bordo di una cengia, 30 m più sotto...



Ci lanciamo verso il basso, al riparo dal vento. Intanto, è uscito di nuovo il sole.



Manu è un po' stanco e come al solito si addormenta ovunque!



Anche Wil se la cava bene, naturalmente scendendo un po' lentamente e con circospezione...



Mi calo per primo lungo gli ultimi tiri e concateno gli ultimi due tiri tirando dritto, anziché seguire la via, in modo da arrivare a 3 o 4 metri da terra, in una comoda rampa.

Allontanandoci dalla parete, possiamo ammirare la nostra via e soprattutto il magnifico Corno Stella, lo Scoglio Inaccessibile:

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