sabato 21 giugno 2008

ROCCA DI SAN BERNOLFO (m 2.683): Reverso Perso


Sabato 21 giugno 2008


Io e Paolino l'Alpino


Dopo l'incredibile stagione delle piogge, scoppia l'estate!

A Paolino capita tra le mani un numero della rivista "Pareti" e legge di una serie di vie nuove realizzate da Danilo Collino, il direttore del corso di alpinismo che abbiamo seguito pochi anni orsono.

Beh, andiamo a vedere e toccare con mano!

Risaliamo la Valle Stura e prendiamo la direzione delle Terme di Vinadio; dove finisce la strada, parcheggiamo; abbiamo grande voglia di montagna, comincia la bella stagione!

Il panorama è già bellissimo:



Ci prepariamo e in meno di mezz'ora siamo al Rifugio Laus-De Alexandris Foches (m 1.910):

Proseguiamo un centinaio di metri e, oltre un colletto, ecco il verdissimo Lago di San Bernolfo (m 1.913), ideale per una passeggiata domenicale eventualmente con donne e bambini:

Sulla destra si stacca un sentiero, che seguiamo, mentre già scorgiamo la nostra meta, la via che nella parte alta offre una splendida vista sul lago:


Il nostro obiettivo è la via Reverso Perso (5b max 5b ob 230 m) ad un avancorpo della Rocca di San Bernolfo (m 2.681).

L'avvicinamento prevede 40' di cammino lungo un bel sentiero:


L'ambiente è verdissimo e bucolico:



Ben presto si apre la vista sul lago:


La Guglia di San Bernolfo (m 2.600), su cui salgono altre vie, di stampo più alpinistico:

Giungiamo su di un falsopiano, da cui appare chiara la via che percorreremo:


Abbandoniamo il sentiero e tagliamo per pietraie:


C'è ancora qualche nevaio qua e là:


Risaliamo una conoide detritica ed eccoci all'attacco della via, parzialmente ostruito dalla neve:


Parte Paolino per il primo tiro (5a), che presenta un passaggio in placca abbastanza impegnativo:

Poi salgo io:

La seconda lunghezza (5b) mi vede scalare un muro più verticale, con uscita atletica,


e poi placche più facili (4b).

Sarà il solito scotto da pagare al primo tiro, affrontato da freddi, ma io ho tribolato di più sulla placca iniziale, nel primo tiro, salita da secondo...


Il terzo tiro affronta una placca liscia (5b), poi un muro verticale ma appigliato, quindi placche più appoggiate (4c).

Dalla terza sosta godiamo di una splendida vista sul Lago di San Bernolfo:

La quarta lunghezza (4b) percorre una cinquantina di metri di divertenti placche lavorate, senza difficoltà eccessiva:

Si tratta veramente di un'arrampicata "plaisir", senza ansie.



Giungo in vista della quarta ed ultima sosta, oltre la quale si procede tranquillamente slegati.


Poi sale Paolino:




La sosta che segna la fine della via attrezzata.

Vicino troviamo un contenitore con il "libro di vetta": pare che siamo solamente i secondi ripetitori della via.


Firmiamo a dovere,

poi attrezziamo la prima doppia, ma lasciamo le corde ancorate alla sosta e continuiamo a salire, arrampicando slegati sul facile:


Ci portiamo sullo spigolo:

e poi in cima:

Ci facciamo poi ancora un po' di ravanate e dislivello, cercando vie d'accesso alle cime vicine, poi vediamo sbucare nuvole scure, così decidiamo di tornare.

Ritorniamo alle nostre corde, già pronte per la calata in doppia,

e con quattro calate siamo di nuovo all'attacco della via ed agli zaini:


Sono contento di questa giornata, una via carina in un bel posto, che non avevo mai frequentato.

2 commenti:

paolino l'alp ha detto...

i capisaldi: le femmine, i soldi e i 5b!
Ma tu,Dani, realmente, cosa ne pensi dei 5b?

DANI ha detto...

Eh????