mercoledì 23 aprile 2025

CONTRAFFORTI di LAUSA BRUNA (m 1.600): A l'è el Travai Pi Bel Fé


Mercoledì 23 aprile 2025

Io e Alberto 

Io e Alberto oggi abbiamo voglia di tornare in montagna, quella vera. Certo, non ancora l'aria sottile dei tremila metri, ma nemmeno più i boschi alla base delle pareti di bassa quota, come tipicamente invernale.

L'idea mi sovviene spontanea, previo giretto sui siti meteo e relative webcam: fare l'esordio stagionale nel cuneese, precisamente nel Vallone di Sant'Anna di Vinadio, per andare ai Contrafforti di Lausa Bruna (m 1.600), dove credo non ci sia più neve.

L'unico dubbio riguarda l'accessibilità stradale, dal momento che temo la strada sia ancora sbarrata giù in basso alla Borgata Aie... 

Non importa, siamo disposti a farci la strada a piedi, con l'obiettivo di salire la via A l'è el Travai Pi Bel Fé (6a   7L   250 m), via di Ciano Orsi che avevo salito oltre 10 anni fa.

Appuntamento alle 8,15 a Borgo San Dalmazzo, poi carichiamo la mia auto e via verso la Valle Stura.

Saliamo i tornanti a Pratolungo e giungiamo alla deviazione per Borgata Aie, dove purtroppo troviamo la transenna che sbarra la strada, anche se messa di lato in modo da consentire un agevole transito... in effetti la valle e la strada sono completamente pulite, sgombre da neve, asciutte... nemmeno i pendii che incombono sulla strada mostrano ancora neve... condizioni quasi estive... che potrebbero indurre a proseguire e parcheggiare comodamente sotto la parete:


Giunti ai tornanti sotto la parete, saliamo a piedi i 5 minuti richiesti da relazione e troviamo subito l'attacco della via:
La temperatura è fantastica, tutto asciutto, caldo, perfetto... solitudine totale nella valle: cosa chiedere di più?
Ci prepariamo e ci leghiamo; poco dopo le 10, attacco le placche della prima lunghezza (5c), bellissime:
Raggiungo la sosta e recupero il socio:
Proseguiamo lungo la stesso lunga placconata, salendo la seconda lunghezza (5b), trovando anche splendide vaschette in stile Marittime, fino alla sosta con catena e anello di calata sotto un tetto; subito Alberto si mette sulle mie tracce:
Terzo tiro (5c): supero il breve strapiombo iniziale, poi percorro le facili placche seguenti, fino alla comoda sosta in cima allo sperone:
Sulla cengia mi imbatto nei poveri resti di uno stambecco, con lo scheletro completo sparso in pochi metri:
Ci portiamo al di sotto dell'evidente diedro che caratterizza la quarta lunghezza (5c): lo salgo quindi con estremo divertimento:
Trovo la sosta subito all'uscita dal diedro e faccio salire l'amico:

Percorriamo un trasferimento di 50 m, fin sotto una placca verticale ove riprendono gli spit.
Ora mi aspetta una lunghezza fantastica (6a): salgo la placca con uscita leggermente strapiombante, uscendo su una cengia erbosa, per attaccare subito dopo uno splendido muro verticale solcato da una fessura, proseguendo in leggero strapiombo con prese magnifiche, uscendo alla comoda sosta:
Siamo già alla penultima lunghezza (5c): dopo un primo muro, percorro una facile crestina, prima di una sezione interessante in diagonale verso sinistra, fino a ristabilirmi in cengia, dove trovo la sosta e dove poco dopo Alberto mi raggiunge:
Così siamo all'ultimo tiro, il settimo (5c), un tiro non banale, divertente e un po' particolare: salgo i primi risalti, aggiro lo spigolo a sinistra, poi mi innalzo brevemente fino a rinviare uno spit con maillon di calata (che non è mai un bel segnale...). Proseguo quindi lungo una serie di sezioni sempre in diagonale verso sinistra, con un paio di passi delicati, fino a trovare difficoltà decrescenti lungo gli ultimi metri della via, che termina in cima allo sperone:
Alberto si impegna a salire la lunghezza e mi raggiunge in cima:
Il selfie in vetta denota la soddisfazione e il divertimento ricavati dalla bella via di Ciano:
Alle nostre spalle la conca valliva che dalla Maladecia conduce al Monte Aver, ancora carica di neve.
Tutta la nostra valle, invece, come si vede, è ormai in veste estiva:





venerdì 4 aprile 2025

CORMA di MACHABY (m 798): Nulla al Caso + Diretta al Banano


Venerdì 4 aprile 2025

Io e Alberto

Dal momento che scopro che Alberto non ha mai scalato la Corma di Machaby (m 798), è un attimo che gli proponga di salire una delle sue tante vie, anche perchè lui è passato lì davanti in auto decine di volte ed oggi è giunto il momento.

La via che scegliamo è in realtà una bella combinazione tra due vie, combinazione che ho salito 2 o 3 anni fa e che ricordo con piacere: Nulla al Caso + Diretta al Banano (5c   10L   280 m).

Speriamo che le recenti e continue piogge di questo periodo ci lascino scalare all'asciutto... noi ci proviamo!

Appuntamento a Settimo, poi via in autostrada, sosta colazione a Scarmagno e parcheggio ad Arnad, in zona Osteria Arcaden.

L'avvicinamento è breve e presto siamo all'attacco della prima via:

La prima impressione è buona, sembra asciutto, se non per un passo a metà del primo tiro (5b/c), che cerco di aggirare un filo a destra, dopo esserci legati ed essere partito davanti:
Dopo il passo critico, in cui ho esitato un bel po', proseguo senza più problemi fino alla comoda sosta in cengia. Qui mi raggiunge l'amico poco dopo.
Mi preparo a salire la seconda lunghezza (5b), attaccando un primo passo un po' ostico:
Più in alto, 

4c

5b

5c

5a

3c